Il progetto realizzato si è concentrato sul nuraghe Diana, un sito archeologico di grande rilevanza a Quartu Sant'Elena. All’epoca della presentazione della domanda, questo importante bene culturale non era periodicamente aperto al pubblico e mancava di una presenza digitale significativa, come un sito web, pagine sui social media e una visibilità sulle principali mappe digitali.
Grazie all'implementazione di un portale indicizzato, il sito archeologico ha finalmente guadagnato visibilità online, offrendo un ricco contenuto multimediale che include fotografie, modelli e ricostruzioni storiche. Il portale rappresenta una vetrina completa per promuovere gli eventi che si svolgono nel sito archeologico.
Durante l'intero progetto, è stata posta una forte enfasi sulla promozione del sito archeologico, sfruttando al contempo tecnologie innovative quali la realtà aumentata, la realtà virtuale e l'uso di app basate su codici QR. Inoltre, per consentire al pubblico di conoscere da vicino la storia del sito, sono state organizzate ben 45 giornate di visite guidate. L'ampio coinvolgimento dei social media ha permesso di raggiungere migliaia di persone, generando un notevole interesse e consapevolezza sull'importanza e il valore del sito archeologico.
Un aspetto fondamentale del progetto è stata l'attenzione dedicata all'inclusività e all'accessibilità delle persone con ridotte capacità motorie o sensoriali. A tal fine, è stato creato un tour virtuale che consente a tutti di esplorare il sito anche a distanza, mentre l'utilizzo di modelli tattili in scala ha reso possibile una comprensione più approfondita delle caratteristiche e delle strutture presenti. Il coinvolgimento attivo della comunità locale e degli archeologi ha svolto un ruolo cruciale nel successo dell'iniziativa. Le 45 giornate di visite guidate, con la partecipazione di una guida di eccezione che aveva personalmente contribuito agli scavi del nuraghe Diana, hanno offerto al pubblico un'esperienza unica e coinvolgente.
Altrettanta importanza è stata dedicata ai più piccoli, che sono stati attivamente coinvolti nel progetto, con la creazione di un fumetto dedicato e la promozione di attività di edutainment . È stato dato grande valore alla trasmissione della conoscenza e alla creazione di un ambiente di apprendimento coinvolgente per le nuove generazioni.
Inoltre, in conformità con le direttive del bando, sono state sviluppate relazioni e collaborazioni tra diversi beni culturali, ad esempio la villa romana di Sant'Andrea, e tra i soggetti culturali presenti nel territorio. La partecipazione attiva e il coinvolgimento della Sovrintendenza, del Comune di Quartu e di numerose associazioni e produttori locali hanno contribuito a creare un solido network di partenariato, valorizzando così l'intera area culturale e rafforzando la sua importanza.
Grazie a questo progetto innovativo e inclusivo, il nuraghe Diana è stato trasformato da un sito archeologico poco conosciuto e poco accessibile a un luogo di grande interesse culturale, facilmente accessibile anche attraverso le tecnologie digitali. L'impatto positivo sulla comunità locale, sulla promozione della cultura e sul turismo è stato significativo, creando un legame forte tra la storia del passato e il presente della comunità, nonché una maggiore consapevolezza dell'importanza della conservazione del patrimonio culturale.
POR F.E.S.R. Sardegna 2014/2020 - Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” Asse III - Programma di intervento 3 “Competitività delle imprese” - Azione 3.7.1 - Bando CultureLab edizione 2018: “Sostegno finanziario alle imprese del settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti culturali innovativi”.
Il nuraghe Diana
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Culture Lab 18-37
Virtual visit srls
Via Tel Aviv, 25
09129 - Cagliari
03801560925
+39 338 5689854
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Progetto realizzato con il sostegno di POR FESR 2014-2020 Azione: 3.4.1 -Programma di intervento: 3 - Competitività delle imprese